Pavimenti per la logistica
Una buona pavimentazione rappresenta un requisito importante per garantire una movimentazione sicura e un corretto sfruttamento delle prestazioni di movimentazione dei carrelli per corsie strette.
Il pavimento deve essere in grado di sopportare carichi, essere uniforme e piano. Mantenere la serie di valori di tolleranze richieste dai costruttori dei carrelli risulta di grande importanza per il funzionamento dei carrelli per ciò che concerne la velocità di marcia ammessa, la traslazione e il sollevamento contemporaneo, la marcia dolce e il posizionamento preciso dei carichi
Le tolleranze di planarità devono essere conformi alle richieste dei costruttori dei carrelli applicando le norme DIN 15185 -18202. A causa dell’insufficiente uniformità e planarità del pavimento, la maggior parte dei carrelli per corsie strette non è in grado di sfruttare appieno il proprio potenziale di prestazioni nella movimentazione.
Con il pavimento industriale in calcestruzzo, vista la sua natura (soggetto a ritiri incontrollati), il sistema di posa e di lavorazione, è molto difficile ottenere le tolleranze di planarità conformi alle norme DIN 18202 - 15185; pertanto prima di installare un impianto di magazzino intensivo a corsie strette è opportuno verificare il grado di planarità della pavimentazione mediante rilievo altimetrico con l’utilizzo di un livello ottico ad alta precisione.
A rilievo ultimato dovrà essere redatto il documento (preferibilmente in forma grafica) che attesti lo stato della planarità.
Qualora emerga che i requisiti di planarità siano conformi alla norma DIN 15185, l’uniformità deve essere verificata anche sui brevi percorsi, mediante l’impiego di regolo metallico, al fine di evitare “effetto onda” che può provocare vibrazioni del carrello – DIN 18202 –
Qualora i requisiti di planarità non siano conformi alle norme sopra citate, si dovrà provvedere alla rettifica mediante resinatura delle singole corsie con un sistema di pavimentazione con spessore variabile, tipo “EPOXIBETON”, in funzione dell’andamento altimetrico del supporto.
N.B. – molte volte vengono utilizzati sistema resinosi “autolivellanti” per la rettifica della planarità. Tale sistema non è assolutamente idoneo alla “rettifica” in quanto trattasi di pavimentazione con spessore costante ed il suo utilizzo, migliora si le ondulazioni del supporto nel breve ma, non modifica lo stato della planarità. Pertanto il sistema “autolivellante” potrà essere utilizzato esclusivamente qualora la pavimentazione risponda alle norme DIN 15185 ma non alla norma DIN 18202 (effetto onda)
In entrambi i casi la superficie dovrà avere i seguenti requisiti:
- resistenza agli oli e grassi
- resistenza verso terra – RE – determinata secondo la norma EN 1081 (ex DIN 51953) - non superiore a 106 Ohm
- distanza di frenatura conforme alla norma 15160 – parte 1
- coefficiente d’attrito µ 0,5 ca.